A Sotto il Monte la cittadinanza onoraria a 49 bambini stranieri

Da semplice originario del paese noto per aver dato i natali a Giovanni XXIII, non ho apprezzato negli ultimi anni l’operato dell’amministrazione guidata dal Sindaco Bolognini (una lista civica di centrodestra). Decisamente troppo cemento per quella che era un oasi di campi, cascine, vigne e boschi.

Ma ho trovato veramente di ampio respiro l’iniziativa che ha visto Sotto il Monte al centro della cronaca locale degli ultimi giorni. Decisamente controcorrente.

Domenica 12 maggio il sindaco ha conferito la cittadinanza onoraria al regista Ermanno Olmi e a 49 bambini stranieri che vivono in paese (leggi qui).

Olmi, bergamasco e autore di “E venne un uomo”, film sulla vita di Giovanni XXIII – significativo ma non certo fra i migliori della sua carriera (per me su tutti L’Albero degli Zoccoli e Il Mestiere delle Armi) – è stato soprattutto il narratore di un modo di vivere, di intendere la religione e la vita sociale e collettiva, tipica di queste zone una volta contadine (e povere) e alla base del messaggio giovanneo (c’è un pezzo di quella ruvida terra anche nel Concilio Vaticano II…).

L’occasione è il 50esimo anniversario della pubblicazione dell’enciclica Pacem in Terris, uno degli ultimi grandi gesti del Papa Buono che morì il 3 giugno 1963 (data che la nonna teneva che mi ricordassi da bambino…).

Ed è proprio il filo della fratellanza universale che lega Olmi, Sotto il Monte e i bambini stranieri. Bella anche la finezza di onorare nello stesso momento un grande personaggio e questi bimbi.

Bravi, davvero.

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