In questi giorni si fa un gran parlare di Grillo e di antipolitica. A mio parere a sproposito.
Mi pare che il movimento del comico sia usato dalla stampa (e che si faccia usare volentieri…) per gettare fango sui partiti, già al minimo storico di credibilità presso l’opinione pubblica. E per omologare tutte le forze politiche, appiattendo il dibattito nel tentativo di comunicare che non ci sono distinzioni di sorta.
Non credo che il M5S rappresenti una meteora nello scenario politico italiano. Ritengo anche che abbia qualche elemento di interesse e che valga la pena studiarlo: penso ai meccanismi della partecipazione, la capacità di aggregazione soprattutto delle fasce giovanili e il richiamo che sottoscrivo (almeno nello spirito, sicuramente lo tradurrei in forme diverse) a un francescanesimo della politica.
Sono convinto però che la sua onda smuova i traballanti scogli rappresentati dai partiti essenzialmente in questo momento. C’è tutta una serie di contraddizioni interne che mi porta a pensare che il grillismo sia già all’apice della sua parabola e che non abbia possibilità ulteriori di espansione. Mi attendo un “boom” alle prossime amministrative, che veda il Movimento 5 Stelle non oltre comunque il 10-12%, a cui facciano seguito delle difficoltà che vedo in embrione. Continua a leggere “Fosse Grillo il Problema…”