Operazione LIDL: e Cesano cosa ci guadagna?

Nel corso della seduta del 17 dicembre scorso, la giunta comunale ha approvato il permesso di costruire convenzionato relativo all’operazione di un nuovo negozio LIDL in via Raffaello Sanzio, per una superficie commerciale complessiva di 2.200 mq. 
Oggi Fratelli d’Italia – in un post “grinchianamente” natalizio – critica aspramente l’operazione, nell’ormai consueta visione medievale del comune, come se fosse una realtà isolata e avulsa dal contesto metropolitano, e con l’idea che qualsiasi superficie commerciale superiore ai 250 mq comporti la chiusura dei piccoli negozi (“il colpo di grazia ai commercianti cesanesi”). 
Ci tengo comunque a ringraziare FdI perché mi dà modo di spiegare un’operazione urbanistica rilevante, che dal mio punto di vista avrà ricadute molto positive sul territorio.
La mezza verità è che sicuramente l’apertura di nuove strutture impatta e concorre con quelle esistenti: non sono certo io però a poter determinare quali siano gli effetti macro della media (non grande, in questo caso) distribuzione sui negozi di vicinato. Credo che il nuovo LIDL impatterà di più sui “pari-peso” Ipercoop LaTorre, Gigante e forse Esselunga. 
Soprattutto – ma su questo Fratelli d’Italia fa finta che il comune sia una rocca inespugnabile grazie alle possenti mura ed isolata dal resto del mondo – si ignora che se una nuova struttura commerciale non ha possibilità di aprire a Cesano, aprirà appena al di fuori del confine, privando il nostro ente dei benefici dell’operazione e – nella loro logica – mettendo comunque in difficoltà i piccoli commercianti. 
Va anche precisato che l’intervento non è precisamente legato a una scelta voluta dall’amministrazione – non siamo di fronte a un ambito di trasformazione – ma che addirittura non era prevista in sede di revisione del PGT, pur risultando comunque consentita dallo strumento di pianificazione. Non ho problemi a dire, che, qualora ci fosse stata presentata a suo tempo, sarei comunque stato incline ad accoglierla perché ritengo abbia diversi punti di forza. Vado con ordine.

DOVE SI COSTRUISCE. Nel famoso borgo di Cesano Boscone, il nuovo punto vendita non sorgerà in un’area finora destinata al pascolo della capra orobica, ma prenderà il posto di una parte della proprietà dell’ex Fisar, andando a sostituire un capannone, senza nessun consumo di suolo e pure sfruttando volumetrie inferiori. Si tratta di un’operazione che permette una prima parziale riqualificazione di un’area piuttosto grande, ex industriale, dove negli anni è vertiginosamente aumentato il numero di aziende che hanno chiuso. Io sono convinto che, complice l’arrivo della M1 nei paraggi, l’asse della via Isonzo nei prossimi anni non solo riprenderà vita ma sarà uno dei principali vettori di sviluppo cittadino. 
LAVORO. Il numero medio di occupati in un punto vendita LIDL è di 40 persone. Visto che sono sostanzialmente tutti uguali, immagino che sia questo il livello cui si assesterà anche il punto vendita cesanese. La domanda è provocatoria: quale attività che dovesse aprire oggi a Cesano Boscone potrebbe offrire 40 posti di lavoro? Il territorio è piccolo e, ahimé, non ha una vocazione industriale (tolte le stupende eccezioni di Zini, CTM e qualcos’altro) nè ha aree in grado di veder sorgere nuove realtà produttivo. Forse per creare lavoro nel territorio con questi numeri abbiamo l’unica possibilità delle strutture commerciali. Bagno di verità?
LA RIQUALIFICAZIONE DI VIA GRANDI. L’amministrazione comunale ha deciso di destinare parte delle entrate – per opere di valore intorno ai 700.000 euro – legate all’edilizia derivanti dall’intervento alla riqualificazione complessiva della via Grandi, viale d’accesso e di collegamento tra Milano e il nostro centro storico. La via sarà completamente rivisitata con nuove alberature – addio alle odiose noci “spacca-parabrezza” -, attraversamenti pedonali sicuri, l’inserimento di una pista ciclabile che ci proietterà sulla fermata della M1 di via Parri e nella rete di piste ciclabili che partirà, per opera del comune di Milano, dalla via Gozzoli, in direzione Baggio. 
ADDIO AL SEMAFORO. Con Milano nei mesi scorsi abbiamo condiviso di eliminare tutti i semafori sulla via Gozzoli-Isonzo. L’asse è cresciuto e, proprio in virtù dei prossimi sviluppi legati alla M1, lo si vuole dotare di intersezioni più sicure ed efficaci nello smaltire il traffico veicolare. Stando a numeri in nostro possesso, sulla via Isonzo transita ogni giorni il 25% dei veicoli che circolano sulla Vigevanese: già tanti! Grazie all’operazione LIDL e allo scomputo oneri di cui sopra, potremo sostituire l’odiato semaforo tra le vie Isonzo e Grandi con una bella rotonda e prevedere la sistemazione dei marciapiedi correlati con isole di verde che miglioreranno decisamente le condizioni ambientali del contesto. Stando a un primo riscontro, l’ipotesi di progetto individuata è molto apprezzata dai residenti. 
Alla luce di quanto esposto, perché avremmo dovuto opporci all’operazione (sempre ammesso che si sia potuto)? Cesano ne uscirà più moderna ed elegante, un po’ meno povera, meglio connessa con Milano e con i mezzi di trasporto pubblico e lancerà la riqualificazione di una zona marginale ed economicamente depressa. Infine, avremo comunque una struttura commerciale che accrescerà la possibilità di scelta dei cesanesi. Si tratta di un intervento di dimensioni abbastanza contenute, ma per darvi l’idea di cosa stiamo parlando, ci garantisce tra valore delle opere e oneri, risorse nell’ordine delle 7-8 volte le miserrime cifre che questo comune ha incassato dall’edilizia negli ultimi anni (dagli 80.000 ai 100.000 euro a fronte di comuni delle nostre dimensioni che viaggiano intorno ai 5-10 milioni all’anno). In assenza di questa proposta commerciale, non avremmo potuto prevedere queste opere a bilancio. Credo ci sia una riflessione da fare…